È già spettacolo mentre si fa la fila per i biglietti disturbati dal mago Jabba che flemmaticamente invita a pagare e scappare lontano mentre tranquillamente mangia blatte e scarafaggi.
Le sorprese però sono nella hall, immersa nella nebbia e nella musica inquietante come i personaggi che animano l’attesa, il pubblico si spaventa, scappa e ride, scattano i selfie e il divertimento. Il pubblico non è mai abbandonato a se stesso, è coccolato (si fa per dire) per oltre due ore di spettacolo; gli artisti con i loro trucchi, le movenze, le risate agghiaccianti non sono lo spettacolo, ma i catalizzatori dello spettacolo che è fatto dal pubblico totalmente coinvolto. Basterebbe il tempo di attesa dello spettacolo vero e proprio per dare ragione del biglietto e tale è il carico e scarico di adrenalina che rende pienamente soddisfatti, potrebbe finire lì. Invece lo spettacolo continua nell’arena del circo curata nei minimi particolari con la musica trascinante, le luci coinvolgenti. Lo spettacolo, ben congeniato scorre veloce con i numeri tradizionali del circo rivisitati e ambientati in modo intelligente, rievocano personaggi mitologici, o i classici dei film horror che danno ragione al titolo dello spettacolo “Phenomena”. Se il minotauro inquieta, il nano “diablo” diverte, se la povera indemoniata contornata da preti esorcisti vola in aria non meno alata è la suora che ha confuso il suo ruolo di monaca, se hannibal si trafigge con gli spilloni per non far del male alla angosciante bambina, non sono i coltelli e la balestra a colpire il vampiro in un esorbitante numero da urlo. E gli urli, gli applausi il battito dei piedi sulle gradinate sgorgano facili dal pubblico sempre più coinvolto e affascinato.
Non mancano i fenomeni da baraccone, i freak di barnum, la donna senza testa e collezioni inquietanti presentati nel sideshow durante l’intervallo. La seconda parte è un turbinio di grandi illusioni che lasciano il pubblico a bocca aperta. Quando tutto è finito, gli artisti sono tornati in pista per i saluti, le luci si sono spente il pubblico stenta ad andare via da quel luogo tetro e magico tanto è il benessere che gli ha regalato, finché il mago Jabba col suo megafono invita tutti ad uscire e riportare gli animi alla realtà.
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